Riccardo Romani su Io Donna del 26/05/01 a pagina 96., 26 maggio 2001
Francis Ford Coppola a proposito della trilogia de "Il Padrino": «Ero un trentunenne incosciente e pieno di speranze
Francis Ford Coppola a proposito della trilogia de "Il Padrino": «Ero un trentunenne incosciente e pieno di speranze. Odiavo la mafia e non sopportavo la violenza nei film. Per me "Il Padrino" è stato un incubo dalll’inizio alla fine. Un’esperienza orribile: pensate che per anni, ogni volta che entravo in un ristorante e sentivo la splendida musica di Nino Rota, mi venivano le palpitazioni. Fu una corsa a ostacoli, a cominciare dal cast. La casa di produzione non era disposta a darmi un soldo, non amava Marlon Brando e non voleva neanche Al Pacino. Mi dissero: "Se vuoi Brando prendilo, ma digli che lavora gratis". Così un giorno mi presentai a casa sua con un po’ di roba da mangiare in arrivo dall’Italia, vini, olive e formaggi, e cominciai a parlargli del personaggio. Lui ascoltava e mangiucchiava. Alla fine della conversazione era già nato il personaggio di Vito Corleone».