Diario 25/08/2000, 25 agosto 2000
Nell’agrigentino migliaia di famiglie vengono rifornite d’acqua da autobotti di privati. Ognuna contiene 8 mila litri l’una e le chiamano ”bonze”
Nell’agrigentino migliaia di famiglie vengono rifornite d’acqua da autobotti di privati. Ognuna contiene 8 mila litri l’una e le chiamano ”bonze”. I proprietari sono imprenditori dell’edilizia o della manutenzione stradale: quando manca l’acqua distribuiscono biglietti da visita col numero di cellulare e riforniscono migliaia di case, palazzi e fondi agricoli. Alcuni di loro comprano autobotti arrugginite e vendono acqua giallastra. Ogni carico costa dalle 50 alle 70 mila lire, in una giornata fanno anche dieci trasporti. Molti di loro caricano la ”bonza” allacciandosi agli acquedotti pubblici o ai dissalatori.