Giorgio Tosatti, Corriere della Sera 13/9/2000, 13 settembre 2000
Fino al 1920 le donne furono escluse dalle olimpiadi. Da un lato perché De Coubertin, capofila dei rifondatori, era antifemminista
Fino al 1920 le donne furono escluse dalle olimpiadi. Da un lato perché De Coubertin, capofila dei rifondatori, era antifemminista. Dall’altro perché si volle rispettare lo spirito originale e in origine le donne erano escluse (se solo osavano presenziare, anche senza partecipare, venivano messe a morte). Nel ’20 la barriera sessista cadde ma venne posto il veto alle nazioni sconfitte nella Grande Guerra: Germania, Austria, Ungheria, Bulgaria e Turchia. Veto riproposto nel ’48 nei confronti di Germania e Giappone. L’Italia fu ammessa grazie a Churchill che si richiamò all’armistizio del ’43 .