Emanuele Novazio, La Stampa 29/9/2000, 29 settembre 2000
«In due anni l’Euro ha perso il 25 per cento sul dollaro. La ragione principale è che gli Usa hanno un’economia dinamica e stabile allo stesso tempo come nessuno riusciva a prevedere due anni fa
«In due anni l’Euro ha perso il 25 per cento sul dollaro. La ragione principale è che gli Usa hanno un’economia dinamica e stabile allo stesso tempo come nessuno riusciva a prevedere due anni fa. E un mercato del lavoro molto flessibile e un efficiente mercato finanziario hanno creato fra l’altro una rendita di capitale più forte che in Europa, attirando capitali d’investimento. Come dire che i governi europei hanno responsabilità? L’Europa deve riorientarsi. Aveva calibrato la propria crescita su una valutazione sbagliata della crescita americana. Di fronte a un cinque-sei-sette per cento in Usa, non ci si può più accontentare di un due-tre per cento. In che modo? Proseguendo la politica della stabilità e del consolidamento, ma in una situazione europea: realizzando dunque radicali riforme di struttura, in modo da stimolare una crescita durevole e forte. In concreto serve una riforma fiscale, ma non limitata all’orizzonte del 2005 come in Germania. Servono riforme del sistema previdenziale sociale, delle pensioni e della sanità; serve una maggiore flessibilità del lavoro» (Theo Waigel, già Finanzminister del governo Khol) .