Paolo Vagheggi, la Repubblica 27/9/2000, 27 settembre 2000
Dipinti duecenteschi attribuiti a Pietro Cavallini sono stati scoperti sotto strati di stucco nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli, costruita sul tempio pagano di Giunone Moneta, a Roma, vicino al Campidoglio
Dipinti duecenteschi attribuiti a Pietro Cavallini sono stati scoperti sotto strati di stucco nella chiesa di Santa Maria in Aracoeli, costruita sul tempio pagano di Giunone Moneta, a Roma, vicino al Campidoglio. Una Madonna col bambino, un Cristo accompagnato da angeli e da San Pietro, una torre, dei putti, dei festoni: brani d’un grande affresco nella cappella dedicata a San Pasquale Baylon, quella che sembrava la più modesta della chiesa. Nuovi argomenti quindi a sostegno di chi, tra gli storici dell’arte, s’è pronunciato per un primato della scuola romana su quella fiorentina e vede finanche una mano cavalliniana più che giottesca nelle pitture della Basilica di Assisi. Paradossale coincidenza che la scoperta abbia luogo proprio ora che vengono alla luce i presunti resti di Giotto e a Firenze si parla d’una sua solenne celebrazione .