Claudio Rendina su la Repubblica del 27/05/01 a pagina XI della Cronaca di Roma., 27 maggio 2001
A Roma, il 9 luglio 1796, alcuni passanti videro il dipinto della Madonnina all’angolo tra via di San Marcello e via dell’Archetto muovere gli occhi
A Roma, il 9 luglio 1796, alcuni passanti videro il dipinto della Madonnina all’angolo tra via di San Marcello e via dell’Archetto muovere gli occhi. La Madonnella miracolosa era stata commissionata dalla marchesa Alessandra Millini Muti Savorelli Papazzurri al pittore bolognese Domenico Muratori ed era custodita in un’edicola dal 1690, con cancelletti per tutelarla da sacrilegi e furti. Lo stesso giorno, altre Madonnelle mossero gli occhi: la Madonna della Pietà nel vicolo delle Bollette, la Madonna della Stella in via Tor de’ Conti, la Madonna con Bambino dell’Arco della Ciambella, la Madonna della Misericordia a via degli Astalli, l’Addolorata di Pier Leone Ghezzi a casa del conte Antamoro. Le autorità pontificie spiegarono il miracolo con l’avvicinarsi dell’esercito napoleonico, pieno di antipapisti e profanatori di chiese, alle porte di Roma: le Madonnelle, piangendo e muovendo gli occhi, esortavano la gente a pregare e convertirsi. Il 10 luglio, confraternite e missionari cominciarono a diffondere in piazza notizie particolareggiate sui miracoli e ci furono molte conversioni. L’esercito napoleonico entrò a Roma il 9 febbraio 1797 e i soldati distrussero numerose Madonnelle.