Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  maggio 30 Mercoledì calendario

Due studiosi americani, Sheng He dell’università del Minnesota e Donald McLeod dell’università di San Diego hanno scoperto che a volte il cervello censura ciò che vedono i nostri occhi, cioè non rivela tutto quello che registra

Due studiosi americani, Sheng He dell’università del Minnesota e Donald McLeod dell’università di San Diego hanno scoperto che a volte il cervello censura ciò che vedono i nostri occhi, cioè non rivela tutto quello che registra. I neuroni della corteccia della vista recepiscono immagini troppo minute o confuse per noi e ci impediscono di assimilarle. Le conservano a livello del nostro inconscio, forse per proporcele successivamente. Tali scoperte potrebbero spiegare il misterioso rapporto tra conscio e inconscio, e fornire una spiegazione del déja vu (la sensazione di aver già visto un’immagine senza però ricordare dove e quando). Sheng He: "Sinora credevamo che gli occhi non riuscissero a distinguere, ad esmpio, un reticolato troppo fitto disegnato su un foglio di carta. La nostra retina, dicevamo, non ci arriva. Tramite una serie di esperimenti condotti sul cervello abbiamo invece accertato che i neuroni della corteccia della vista rispondono al reticolato. Ma per un motivo che non sappiamo non ritrasmettono l’informazione ottica ricevuta".