Claudia Di giorgio su La Repubblica del 30/05/01 a pagina 27., 30 maggio 2001
L’Istituto italiano di fisica nucleare ha progettato un osservatorio, situato su alte quote in Tibet, che possa rilevare gli "sciami atmosferici estesi", una pioggia di particelle che investe il nostro pianeta quando i raggi cosmici colpiscono gli atomi dell’atmosfera
L’Istituto italiano di fisica nucleare ha progettato un osservatorio, situato su alte quote in Tibet, che possa rilevare gli "sciami atmosferici estesi", una pioggia di particelle che investe il nostro pianeta quando i raggi cosmici colpiscono gli atomi dell’atmosfera. Una misurazione accurata dell’evento permette di ricostruire la direzione della particella iniziale e di risalire alla sorgente della radiazione. L’osservatorio è grande 6500 metri quadrati, composto da uno strato di 1900 rilevatori, e dotato di 18.500 elementi sensibili. Il suo nome è Argo, come il personaggio della mitologia greca che dormiva chiudendo solo la metà dei suoi cento occhi.