Tullio De Mauro su la Repubblica del 30/05/01 a pagina 42., 30 maggio 2001
Tullio De Mauro a proposito di Vito Laterza: «Correggevo le bozze di un libro che lui avrebbe poi pubblicato, ancora nella vecchia sede di via Nazionale
Tullio De Mauro a proposito di Vito Laterza: «Correggevo le bozze di un libro che lui avrebbe poi pubblicato, ancora nella vecchia sede di via Nazionale. Ci davamo del lei. "Lei", mi disse più o meno, "Lei mi piace". Arrossii. "Si, aggiunse, mi ricorda XY: come lui, così poco accademico, così attento a scrivere per farsi capire". E mi fece il nome di una persona sulla cui reale e non piacevole natura ero stato messo sull’avviso da tre diverse persone: il bidello Giacomino, Tullio Gregory e il mio professore, Pagliaro. Cercai di schermirmi, lui credette che mi schermissi per modestia. Solo qualche anno dopo XY rivelò a tutti la sua reale natura, ma Vito conservò sempre un po’ di simpatia per lui: "Come quei ragazzoni che vivevano bene, in ottima salute, in montagna e, appena scesi in città, subito si prendevano la tubercolosi"».