Ennio Caretto sul Corriere della Sera del 30/05/01 a pagina 16., 30 maggio 2001
Secondo uno studio dell’università del Massachusettes General hospital, l’eccitazione che il giocatore d’azzardo prova soprattutto per una vincita e quella che prova il tossicomane prendendo cocaina attivano la stessa area del cervello, sei piccole regioni centrali, una contigua all’altra
Secondo uno studio dell’università del Massachusettes General hospital, l’eccitazione che il giocatore d’azzardo prova soprattutto per una vincita e quella che prova il tossicomane prendendo cocaina attivano la stessa area del cervello, sei piccole regioni centrali, una contigua all’altra. Lo scopo di questa ricerca è di trovare un farmaco contro il gioco d’azzardo e, se possibile contro la droga. Il dott. Hans Breitner: "Siamo ancora agli albori del meccanismo biologico delle assuefazioni dal fumo o dall’alcool. Non possiamo ancora dire se sia una disfunzione a far preferire a un individuo il gioco d’azzardo al sesso o al cibo. Ma ci arriveremo tra non molto". Breitner ha anche confermato che tra poco questi studi sul cervello porteranno a rivelare le preferenze dei consumatori. Si saprà se una persona predilige un’auto di colore rosso o nero, o qual’è l’alimentazione più gradita, e così via.