Debora Cesari, Sette 14,21,28/09/2000, 28 settembre 2000
Spazzatura prodotta quotidianamente da Leonardo Di Caprio durante il suo soggiorno romano (sta girando a Cinecittà Gangs of New York di Martin Scorsese): boxer bianchi a righine colorate, forbici da barbiere con lama sottilissima per aggiustarsi il pizzetto, calzettoni da palestra bianchi, t-shirt colorate, pantaloni lunghi beige o blu senza etichetta (usa tutto una sola volta, poi butta via), resti di mele, fragole e frullati di frutta (li prepara da solo nella sua stanza d’albergo), pizza napoletana al peperoncino, confezioni di patatine Pringles, lattine di Coca-Cola light (sei al giorno), fumetti di Dylan Dog
Spazzatura prodotta quotidianamente da Leonardo Di Caprio durante il suo soggiorno romano (sta girando a Cinecittà Gangs of New York di Martin Scorsese): boxer bianchi a righine colorate, forbici da barbiere con lama sottilissima per aggiustarsi il pizzetto, calzettoni da palestra bianchi, t-shirt colorate, pantaloni lunghi beige o blu senza etichetta (usa tutto una sola volta, poi butta via), resti di mele, fragole e frullati di frutta (li prepara da solo nella sua stanza d’albergo), pizza napoletana al peperoncino, confezioni di patatine Pringles, lattine di Coca-Cola light (sei al giorno), fumetti di Dylan Dog. Di Caprio legge il ”New York Times” e l’’Economist” (sottolineati con tondi di biro blu), in bagno usa solo i suoi asciugamani Missoni (al personale è vietato lavarli). In camera ha una grande cornice d’argento con una sua foto e due più piccole con la mamma Irmelin e il papà George. In altri portafoto, in radica, ci sono gli amici d’infanzia.