Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2000  settembre 28 Giovedì calendario

Dopo aver mostrato il probabile volto di Giotto, il professor Francesco Mallegni, docente di antropologia e paleontologia dell’Università di Pisa, ha ricostruito fattezze, inclinazioni e abitudini di un altro uomo antico, il cui scheletro fu rinvenuto a Pisa nel 1959

Dopo aver mostrato il probabile volto di Giotto, il professor Francesco Mallegni, docente di antropologia e paleontologia dell’Università di Pisa, ha ricostruito fattezze, inclinazioni e abitudini di un altro uomo antico, il cui scheletro fu rinvenuto a Pisa nel 1959. Questa volta si tratta di un bell’atleta di 29 anni, vissuto a Taranto tra il 500 e il 480 a.c. Caratteristiche fisiche: 68-73 chili di peso per un metro e 69 di altezza (al di sopra della media, per la sua epoca), simmetria nei tratti del viso, dentatura impeccabile, muscolatura potente e armoniosa. Sport preferiti: corsa e salto in lungo, che gli hanno sviluppato la tibia e le ossa lunghe; nuoto, che gli ha provocato lesioni al condotto uditivo destro, frequenti tra chi va spesso sott’acqua. Da escludere che praticasse la lotta, perché non ha microfratture alle ossa delle mani. Dieta: amava mangiare carne, piccoli pesci (che ingoiava con tutta la lisca), crostacei, molluschi (soprattutto cozze e murici), qualche verdura.