Mara Amorevoli, la Repubblica 28/09/2000, 28 settembre 2000
Dopo aver mostrato il probabile volto di Giotto, il professor Francesco Mallegni, docente di antropologia e paleontologia dell’Università di Pisa, ha ricostruito fattezze, inclinazioni e abitudini di un altro uomo antico, il cui scheletro fu rinvenuto a Pisa nel 1959
Dopo aver mostrato il probabile volto di Giotto, il professor Francesco Mallegni, docente di antropologia e paleontologia dell’Università di Pisa, ha ricostruito fattezze, inclinazioni e abitudini di un altro uomo antico, il cui scheletro fu rinvenuto a Pisa nel 1959. Questa volta si tratta di un bell’atleta di 29 anni, vissuto a Taranto tra il 500 e il 480 a.c. Caratteristiche fisiche: 68-73 chili di peso per un metro e 69 di altezza (al di sopra della media, per la sua epoca), simmetria nei tratti del viso, dentatura impeccabile, muscolatura potente e armoniosa. Sport preferiti: corsa e salto in lungo, che gli hanno sviluppato la tibia e le ossa lunghe; nuoto, che gli ha provocato lesioni al condotto uditivo destro, frequenti tra chi va spesso sott’acqua. Da escludere che praticasse la lotta, perché non ha microfratture alle ossa delle mani. Dieta: amava mangiare carne, piccoli pesci (che ingoiava con tutta la lisca), crostacei, molluschi (soprattutto cozze e murici), qualche verdura.