Antonella Piperno, la Repubblica 05/10/2000, 5 ottobre 2000
Gli antichi romani mangiavano farro condito con formaggio di pecora (nell’800 a Firenze col farro si facevano cappelli)
Gli antichi romani mangiavano farro condito con formaggio di pecora (nell’800 a Firenze col farro si facevano cappelli). Orazio e Cicerone pare andassero pazzi per una schiacciata di farina, sorta di lasagne (senza pomodoro). Nella Firenze del ’200 si mangiavano ravioli: li cita Salimbene da Parma, contemporaneo di Dante e autore di vivaci cronache in latino. Nel ’700 Carlo Goldoni pare andasse pazzo per la pasta condita con formaggio e pepe. La gente di teatro se la portava al lavoro conservata nelle gavette. Nell’800 Gioacchino Rossini, che si era trasferito a Parigi, si faceva spedire i maccheroni da Napoli e li condiva con tartufo e foie gras.