Fiamma Nirenstein, La Stampa 24/10/00, 24 ottobre 2000
«Quando Arafat dice di andare al diavolo, non c’è niente da ridere. Lo intende. L’espressione, cioè, usata dal raíss di ritorno dal vertice di Sharm el-Sheikh (appunto: ”e che Barak vada all’inferno”), secondo i migliori interpreti di cose arabe è molto più forte di quanto possa suonare alle nostre orecchie europee
«Quando Arafat dice di andare al diavolo, non c’è niente da ridere. Lo intende. L’espressione, cioè, usata dal raíss di ritorno dal vertice di Sharm el-Sheikh (appunto: ”e che Barak vada all’inferno”), secondo i migliori interpreti di cose arabe è molto più forte di quanto possa suonare alle nostre orecchie europee. Noi possiamo dire ”al diavolo” quasi amichevolmente. In arabo invece l’espressione è terribilmente dura, e implica proprio il concetto legato alla discesa agli Inferi, ovvero quello della morte» .