Daniela Camboni sul Corriere della Sera dell’01/06/01 a pagina 21., 1 giugno 2001
In grande crescita il fenomeno del ”telelavoro”: solo in Italia, sono fra gli 800 e i 900 mila gli impiegati che scelgono di lavorare a casa
In grande crescita il fenomeno del ”telelavoro”: solo in Italia, sono fra gli 800 e i 900 mila gli impiegati che scelgono di lavorare a casa. 2 mila ispettori dell’Inps sono telelavoratori; all’Ibm, su 9.000 dipendenti, 6.000 lavorano da casa, come i 200 impiegati del servizio ”Info 12” della Telecom, ai quali in questo mese se ne aggiungeranno altri 110. Lo stipendio è pari a quello di chi resta in ufficio, con in più un contributo per l’affitto che arriva fino a 300 mila lire al mese. Più dell’80% dei telelavoratori è soddisfatto della scelta e non tornerebbe indietro. Secondo gli esperti, un lavoratore di un’azienda telefonica può lavorare anche in un ”home-office” (ufficio casalingo) di un metro e mezzo per un metro e mezzo: è sufficiente un computer portatile, un piano d’appoggio e il collegamento a Internet. Un ”web master” ha invece bisogno di un ambiente più ampio con le scaffalature per l’archivio. Un disegnatore o un progettista devono disporre di una piccola stanza. Sul sito www.arredamento.it si trovano i consigli degli architetti del settore su come arredare l’ambiente del telelavoratore: lampade, poggiapolsi, sedie ergonomiche e web cam per le videoconferenze (costo: 150.000 lire).