Anna Guaita su Il Messaggero del 4/06/01 a pagina 16, e Alessandra Farkas sul Corriere della Sera del 4/06/01 a pagina 15, 4 giugno 2001
Secondo uno studio di due professori di neurologia, Jay Giedd dell’"Istituto Nazionale della Salute Mentale" e Paul Thompson dell’Università di California di Los Angeles, l’imprevedibilità, la ribellione e l’impulsività dei teen-ager sono da attribuire ai mutamenti che avvengono nei lobi frontali del loro cervello
Secondo uno studio di due professori di neurologia, Jay Giedd dell’"Istituto Nazionale della Salute Mentale" e Paul Thompson dell’Università di California di Los Angeles, l’imprevedibilità, la ribellione e l’impulsività dei teen-ager sono da attribuire ai mutamenti che avvengono nei lobi frontali del loro cervello. I lobo frontali, situati proprio dietro la fronte e poco sopra gli occhi, sono responsabili della capacità di autocontrollo, di giudizio e e di ragionamento dell’individuo. I due professori hanno dimostrato che nei giovani quest’area del cervello registra mutamenti drastici e repentini, quasi dei sobbalzi. La teoria può avere ricadute di notevole importanza perchè significherebbe che l’età della pubertà è decisiva nel definire il carattere dell’adulto. "Se questi giovani leggono molto, studiano musica e fanno sport, il loro cervello viene plasmato in un certo modo. Se invece trascorrono tutto loro il tempo tra videogiochi e programmi tv, esso sarà per sempre cablato in un’altra direzione, meno intricata e più debole" ha detto Giedd. Non tutti gli scienziati sono d’accordo con le conclusioni di Giedd e Thompson: "Il comportamento sempre più irresponsabile e fuori controllo della nostra gioventù induce molti scienziati ad arrampicarsi sugli specchi. Si tratta di stereotipi assurdi e privi di base scientifica" (John Bauer, presidente della James S. McDonnell Foundation, specializzata in ricerche sulla cognizione neuro-scientifica).