Alberto Stabile, la Repubblica 23/11/2000, 23 novembre 2000
Dopo la vittoria bolscevica nella guerra civile contro i bianchi, come inno della neonata Unione sovietica Lenin adottò l’Internazionale, da cantarsi rigorosamente in russo
Dopo la vittoria bolscevica nella guerra civile contro i bianchi, come inno della neonata Unione sovietica Lenin adottò l’Internazionale, da cantarsi rigorosamente in russo. Nel ’44, Stalin, che voleva vivificare le radici nazionali nella lotta contro l’invasore nazista, lo sostituì con quello composto dal musicista militare Alexander Alexandrov, che aveva accenti nazionalisti («L’Unione delle Repubbliche Libere fu per sempre consolidata dalla Grande Russia», eccetera). Due anni dopo lo scioglimento dell’Urss, Eltsin, per la Federazione russa adottò come inno un motivo composto nel 1833 da Michail Glimka, considerato il padre della patria musica classica. Ma secondo un sondaggio, quasi il cinquanta per cento dei russi non ha gradito questo cambiamento e vorrebbe tornare ad Alexandrov.