Federico Rampini, la Repubblica 21/11/2000, 21 novembre 2000
I siti americani che offrono informazione su Internet sono in sempre maggiori difficoltà. Le riviste online soffrono la concorrenza dei grandi gruppi televisivi ed editoriali che producono anche notiziari in rete
I siti americani che offrono informazione su Internet sono in sempre maggiori difficoltà. Le riviste online soffrono la concorrenza dei grandi gruppi televisivi ed editoriali che producono anche notiziari in rete. ”The Street”, nato quattro anni fa, fu tra i primi a fornire informazione finanziaria online. Quando nel maggio ’99 fu collocato in Borsa, il prezzo delle azioni triplicò il primo giorno e ”The Street” arrivò a capitalizzare 3.000 miliardi di lire. Negli ultimi tre mesi ha perso oltre 20 miliardi di lire, su un fatturato trimestrale di 13. L’amministratore delegato Thomas Clarke ha licenziato il 20 per cento del personale e chiuso la filiale di Londra. La crisi è stata causata soprattutto da ”CBSMarketwatch” e dall’edizione online del ”Wall Street Journal”, cioè una delle maggiori reti televisive e il primo quotidiano economico degli Stati Uniti. ”Slate”, che fu tra i primissimi newsmagazine concepiti e prodotti esclusivamente su Internet, è in costante perdita, nonostante sia stato comprato da Microsoft, che l’ha inserito nel suo portale. Il ”Wall Street Journal” è riuscito a imporre ai visitatori del suo sito Internet un modello di abbonamento a pagamento, con quota minima di iscrizione di 29 dollari l’anno. Un mese fa ha superato la soglia dei 500.000 abbonati al giornale online.