Stefania Rossini, LíEspresso 21/12/2000, 21 dicembre 2000
«All’improvviso mi sono sentito male, mi sono trascinato nella sala accanto e mi sono accasciato
«All’improvviso mi sono sentito male, mi sono trascinato nella sala accanto e mi sono accasciato. Intorno a me c’era una grande confusione. Ho sentito mio figlio Santiago che diceva la parola infarto. Non mi convinceva. Mi sono fatto dare uno stuzzicadenti e mi sono punzecchiato la lingua. Non avevo più sensibilità. Ho detto: è un ictus, portatemi subito in ospedale» (Alejandro De Tomaso, tuttora semiparalizzato, ricorda quando fu colpito da ictus nel ’93).