Pierluigi Battista, Panorama 11/01/2001, 11 gennaio 2001
«Troppi uomini di cultura videro nell’antisemitismo di stato una maniera per mettersi in mostra, fare carriera, fare denaro, per sfogare i loro rancori e le loro invidie contro questo o quel collega» (Renzo De Felice, da Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo)
«Troppi uomini di cultura videro nell’antisemitismo di stato una maniera per mettersi in mostra, fare carriera, fare denaro, per sfogare i loro rancori e le loro invidie contro questo o quel collega» (Renzo De Felice, da Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo).