Fabrizio Gatti, Corriere della Sera 02/01/2001, 2 gennaio 2001
«Come mi chiamo? Non t’interessa. Io non voglio sapere chi sei tu e tu non sai chi sono io. Come sono finito qui? Stavo da Fratel Ettore, ma adesso lui vuole solo le donne e io sono un uomo
«Come mi chiamo? Non t’interessa. Io non voglio sapere chi sei tu e tu non sai chi sono io. Come sono finito qui? Stavo da Fratel Ettore, ma adesso lui vuole solo le donne e io sono un uomo. Qui si sta male ma non m’interessa. Il dormitorio comunale era pieno, non mi hanno preso. Adesso va via. Devo lavorare, guarda che io meno. Il mio lavoro? Non t’interessa» (un senzatetto che vive in una cappella del cimitero sconsacrato di Crescenzago, vicino a Milano, e per campare estrae il rame dai fili elettrici trovati nelle discariche e lo rivende).