Franco Brevini, Corriere della Sera 09/01/2001, 9 gennaio 2001
Padre della letteratura vernacola milanese, Carlo Maria Maggi nel Seicento scrisse una commedia dialettale, Consigli di Meneghino, protagonista un popolano saggio e pio (Carlo Porta ne avrebbe fatto il portavoce dell’indignazione morale e civile durante la Restaurazione)
Padre della letteratura vernacola milanese, Carlo Maria Maggi nel Seicento scrisse una commedia dialettale, Consigli di Meneghino, protagonista un popolano saggio e pio (Carlo Porta ne avrebbe fatto il portavoce dell’indignazione morale e civile durante la Restaurazione). Da dove arrivava Meneghino? Qualcuno ha creduto di rintracciarne le origini nei Menaechmi di Plauto. Pare invece discenda da Domeneghin (Domenico, in milanese): così le dame solevano chiamare il servo che le accompagnava a spasso la domenica (a questo ruolo si rassegnavano anche molti artigiani caduti in disgrazia, come il Meneghino di Maggi). Ecco perché meneghino è diventato, nell’uso corrente, sinonimo di milanese (Franco Brevini).