Enzo Bettiza, Panorama 25/1/2001, 25 gennaio 2001
«C’è
una pecca radicalsciovinista nel suo pedigree ideologico per altri versi interessante e rispettabile: un sacrificale bue bosniaco arrostito a fianco di Radovan Karadzic, il macellaio di Pale incriminato dal tribunale dell’Onu, nei giorni in cui infuriavano il cecchinaggio e l’assedio di Sarajevo. A quel tempo non correva buon sangue tra Pale e Belgrado, accusata di ordire tradimenti alle spalle della diaspora ortodossa. Djindjic, serbo di Bosnia, s’era schierato sentimentalmente dalla parte di Karadzic» (Enzo Bettiza)