Luca Celada, Alis 20/1/2001, 20 gennaio 2001
La leggenda vuole che sia stato un grossista di giocattoli, Edwin Lowe, a inventare il Bingo. In una sagra, ad Atlanta, era il 1927, vide una specie di tombola, dove, per coprire le caselle dei numeri si usavano fagioli (bean, in inglese)
La leggenda vuole che sia stato un grossista di giocattoli, Edwin Lowe, a inventare il Bingo. In una sagra, ad Atlanta, era il 1927, vide una specie di tombola, dove, per coprire le caselle dei numeri si usavano fagioli (bean, in inglese). Chi vinse esclamò Bean! e Lowe portò il gioco a New York dove, per sbaglio o per deformazione voluta, diventò Bingo! Con questo nome depositò il brevetto. Da allora il gioco ebbe un’irresistibile ascesa grazie anche a un parroco di Philadelphia che lo adottò come passatempo parrocchiale con vantaggio di raccogliere, all’occorrenza, fondi per beneficenza. Carattere istituzionalizzato dalla legge canadese e statunitense, che ne permette lo svolgimento in luoghi pubblici solo dietro licenza: e con l’impegno del non lucro .