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 2001  maggio 17 Giovedì calendario

«Il primo bacio cinematografico fu a Mastroianni sul set di Divorzio all’italiana... ah no, mi sbaglio

«Il primo bacio cinematografico fu a Mastroianni sul set di Divorzio all’italiana... ah no, mi sbaglio... aspetta aspetta, il primo fu ad un altro, ad un attore molto carino, come si chiamava... adesso mi sfugge, ah sì: Samy Frey. Un attore davvero carino, tutti e due ci baciammo molto ben disposti ma non andammo mai oltre. Anzi, anni dopo commentammo quel nostro bacio cinematografico con una certa nostalgia, ma finì lì, eravamo tutti e due molto indaffarati in quel periodo, lui era reduce da un amore con Brigitte Bardot. Dopo ci fu Marcello, un bacio storico, di grande languore, del resto lo richiedeva anche la parte, languido come il primo bacio vero che ho dato nella vita. Se lo ricordo? Certo, è indelebile, a volte il primo bacio è l’unica cosa che si preferisce ricordare di una storia, il resto si dimentica volentieri. Il mio primo bacio l’ho dato ad un ragazzo più grande di me, un amico di famiglia, stavamo ballando un lento, Paul Anka cantava Put your head on my shoulder, l’atmosfera, per capirci, era quella giusta ma quel contatto fisico non me l’aspettavo lo stesso. Così Giampaolo mi insegnò a ballare e a baciare. Avevo 13 anni, lui sette di più. Il bacio è assolutamente la massima espressione di un rapporto d’amore, è il suggello di tutto, è la coreografia amorosa. I baci cinematografici invece sono un’altra storia, più cinici, dopo i primi due tutti gli altri me li sono goduti di meno. Il bacio in un film deve rappresentare qualcosa, un sentimento, una situazione e con il passare del tempo le scene d’amore sono sempre più imbarazzanti, più faticose, c’è più consapevolezza ed è difficile metterci dell’altro. I baci veri, quelli della vita? Io non sono contraria all’iniziativa femminile, non lo vedo necessariamente come un capovolgimento dei ruoli, una débacle maschile. giusto che la donna sia la prima a baciare, mi sembra, come dire, più armonico, il contrario mi spaventa un po’, sarà anche che tutte le volte che gli uomini mi hanno baciato per primi è finita sempre male. Insomma, meglio che a baciare siano le donne poi però, mi raccomando, dopo aver baciato, la donna deve fuggire. Consiglio alle ragazze di baciare e poi fuggire. Dopo devono farsi corteggiare come da manuale. I ruoli devono essere rispettati: mai inseguire. Io mi arrocco, faccio la principessa, voglio che lui scali le montagne per me. L’uomo deve conquistare ma per l’iniziativa ci vogliono le donne, gli uomini sono talmente lenti, fraintendono, non capiscono, perdono tempo, stanno lì e ti giudicano. Mi ricordo il corteggiamento e il relativo primo bacio con il mio unico marito, lui mi portò a cena fuori, che facciamo? continuavo a dire, ho caldo, sospiravo, ma lui non capiva, aveva paura. Che disastro. Il mio ultimo bacio l’ho dato alla mia nipotina, nata da poco. Ogni affetto, ogni amore, ha il suo bacio. Baciare è una cosa bella, un gesto che rimane, un piccolo dono, ed è sempre talmente forte, è l’inizio, se poi piace, se interessa, allora che il gioco cominci» (Stefania Sandr