Serena Vitale, Il Sole-24 Ore 11/03/2001, 11 marzo 2001
Il 13 febbraio 1718 Pietro il Grande firma un ukaz con cui dispone che chiunque trovi reperti antichi o cose strane le sottoponga alla sua attenzione
Il 13 febbraio 1718 Pietro il Grande firma un ukaz con cui dispone che chiunque trovi reperti antichi o cose strane le sottoponga alla sua attenzione. Si apre una specie di caccia ai mostri (quelli vivi vengono pagati fino a cento rubli e quelli morti fino a quindici). Da Vyborg una pecora con due lingue. Da Tobol’sk un agnello con otto zampe e un altro con tre occhi. Nello stesso anno arriva a Pietroburgo il gabinetto anatomico comprato da Ruysch che viene sistemato nella casa dell’ammiraglio Kikin (impiccato mesi prima). Ingresso aperto a tutti e gratuito. Lo zar passa in visita due o tre volte la settimana per guardare nuovi reperti. Si rallegra in particolare alla vista del gigante Nikolas Burgeoise (due metri e ventisette) che è di diciotto centimetri più alto di lui e del nano Foma Ignat’ev che ha mani e piedi pinnati.