Alfonso Signorini, Panorama 12/04/2001, 12 aprile 2001
«Per quanto riguarda gli occhi, ho modificato subito il taglio. Buscetta aveva un taglio orientaleggiante, allungato verso l’alto
«Per quanto riguarda gli occhi, ho modificato subito il taglio. Buscetta aveva un taglio orientaleggiante, allungato verso l’alto. Io sono intervenuto spostando il legamento oculare e tirandolo di quattro millimetri verso il basso, ancorandolo all’osso orbitale. In questo modo l’espressione si sarebbe intristita. Non dovevo renderlo più bello. Dovevo solo renderlo diverso. Per fare questo gli ho ridotto anche l’arcata sopraciliare, che in lui era molto marcata, limandogli l’osso orbitale superiore di un paio di millimetri. Un altro problema erano le borse, che si accompagnavano a occhi molto incavati. Ho dovuto prendere le borse e rivoltarle verso il basso, in modo da riempire la parte inferiore dell’orbita. Per quanto riguarda il naso, aveva una protesi fuori posto, che a volte gli fuoriusciva dalla narice. Gliel’ho asportata, ho stretto la punta del naso, riducendone le cartilagini. Inoltre, fu proprio Buscetta a chiedermelo, gli ridussi la distanza tra labbro superiore e la columella, che in lui era molto pronunciata. Il risultato fu straordinario, perché i denti così si scoprirono garantendo un’espressione diversa... Dove avvenne l’intervento? A Villa Alexia, una clinica privata di Roma, durò nove ore. Il paziente fu registrato, ovviamente sotto falso nome. Ricordo che quando entrò in sala operatoria un assistente disse: ”Somiglia a Buscetta”» (Alberto Barzi, chirurgo plastico).