Giovanni Maria Pace, la Repubblica 3/5/2001, 3 maggio 2001
«I medici possono avere ragioni personali per aderire alla richiesta, possono essi stessi non tollerare la sofferenza del paziente o il fallimento della propria azione terapeutica: le giustificazioni emotive per deviare sono molte
«I medici possono avere ragioni personali per aderire alla richiesta, possono essi stessi non tollerare la sofferenza del paziente o il fallimento della propria azione terapeutica: le giustificazioni emotive per deviare sono molte. Ecco perché occorre una procedura trasparente e severa» (Sherwin Nuland, medico, autore di Come moriamo, a proposito dell’eutanasia)