Il Sole-24 Ore 22/04/2001, 22 aprile 2001
«Quando sarò vecchio mi piacerebbe essere un vecchio saggio che non dà fastidio a nessuno... Mi piacerebbe vedere tutti i nuovi pugili, cavalli, balletti, ciclisti, signore, toreri, pittori, aeroplani, figli di puttana, personaggi da caffè, grandi puttane internazionali, ristoranti, annate di vino, cinegiornali, e non dovere mai scrivere una riga su tutto questo
«Quando sarò vecchio mi piacerebbe essere un vecchio saggio che non dà fastidio a nessuno... Mi piacerebbe vedere tutti i nuovi pugili, cavalli, balletti, ciclisti, signore, toreri, pittori, aeroplani, figli di puttana, personaggi da caffè, grandi puttane internazionali, ristoranti, annate di vino, cinegiornali, e non dovere mai scrivere una riga su tutto questo. Vorrei scrivere un mucchio di lettere ai miei amici e ricevere risposte. Vorrei riuscrire a fare l’amore bene fino a ottantacinque anni, come Clemenceau... E quando tutto questo finirà, sarò il più bel cadavere dai tempi di Pretty Boy Floyd (celebre gangster, ndr). Solo i vermi si preoccupano di salvarsi la vita. Chi diavolo può mai preoccuparsi di salvarsi la vita quando uno dei doveri dell’uomo è perderla con intelligenza?» (Ernest Hemingway).