Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  maggio 09 Mercoledì calendario

«Già oggi, la nostra critica letteraria non è in grado di promuovere niente e nessuno; non ha scuole o tendenze particolarmente riconoscibili; non riesce nemmeno a fornire quella scala di valori, magari sbagliati, per cui in passato anche le persone non particolarmente colte sapevano che Landolfi e Gadda abitavano nei piani alti della letteratura, e che Guareschi e Guido da Verona, pur vendendo più libri di loro, abitavano nell’ammezzato

«Già oggi, la nostra critica letteraria non è in grado di promuovere niente e nessuno; non ha scuole o tendenze particolarmente riconoscibili; non riesce nemmeno a fornire quella scala di valori, magari sbagliati, per cui in passato anche le persone non particolarmente colte sapevano che Landolfi e Gadda abitavano nei piani alti della letteratura, e che Guareschi e Guido da Verona, pur vendendo più libri di loro, abitavano nell’ammezzato. Oggi, tutti gli autori e tutte le opere galleggiano in un brodo primordiale, dove l’unica segnaletica chiara e visibile è quella delle classifiche» (Sebastiano Vassalli, scrittore)