Fabrizio Rizzi Il Messaggero 11/01/2001; Fiorella Minervino, La Stampa, 12/01/2001; P. F., Corriere della Sera 12/01/2001; Ugo Cubeddu, Il Messaggero 03/02/2001, 11 gennaio 2001
La sera in cui la contessa cade giù per gli 80 metri di scogliera davanti a villa Altachiara, in casa ci sono Susanna Torretta, Rosario Chazaro e qualche domestico
La sera in cui la contessa cade giù per gli 80 metri di scogliera davanti a villa Altachiara, in casa ci sono Susanna Torretta, Rosario Chazaro e qualche domestico. Sono le 19. La polizia è avvertita sette ore dopo. Intanto, Maurizio Raggio è a Miami: il fratello della contessa, Domenico Griffagni, lo chiama un paio d’ore dopo la scomparsa. Lui si precipita in Italia. Dal momento in cui mette piede a villa Altachiara, diventa portavoce unico delle persone presenti nella villa la sera della scomparsa. Rilascia interviste, esclude che si tratti di suicidio, descrive i particolari della serata in cui lui non c’era, s’arrabbia con Chazaro perché non è stato sollecito a rincorrere la Vacca Agusta quando lei è scomparsa in giardino. Gli altri, domestici compresi, si asserragliano nella villa e non escono nemmeno per comprar da mangiare. Dalla cronaca di Ugo Cubeddu sul ”Messaggero”: «Telefoni e ti risponde Maurizio Raggio. Si apre il cancello ed esce Maurizio Raggio Stai lì davanti per tutto il giorno e il massimo della soddisfazione è veder uscire il maggiordomo in camicia jeans e scarpe da tennis. (...) Esce una 500 giardinetta verde scuro tenuta da sogno e scarica Maurizio Raggio che va all’hotel Splendido (trenta metri) per farsi intervistare». Gli altri sono «totalmente irraggiungibili, filtrati anche per telefono dall’inevitabile Raggio».