Fabrizio Ravelli la Repubblica 02/02/2001; Fabrizio Rizzi Il Messaggero 03/02/2001, 2 febbraio 2001
La contessa ha litigato per undici anni col figliastro Rocky Agusta per la spartizione dell’eredità del conte Corradino Agusta, ricco proprietario di fabbriche di elicotteri, suo marito fino all’85, morto di cancro nell’89
La contessa ha litigato per undici anni col figliastro Rocky Agusta per la spartizione dell’eredità del conte Corradino Agusta, ricco proprietario di fabbriche di elicotteri, suo marito fino all’85, morto di cancro nell’89. Il 16 novembre 2000 hanno firmato un accordo a Lugano. Rocky le lascia la proprietà delle ville (quella di Portofino, che vale 30 miliardi, quella messicana di Cuernavaca, eccetera) e di vari appartamenti sparsi in Italia, le accorda l’una tantum di 8 miliardi cash e un vitalizio per 18 anni, a partire dal giugno 2000 (800 milioni l’anno nei primi cinque anni, poi 900, poi 1 miliardo). In tutto, una cinquantina di miliardi. Si dice però che la contessa e il figliastro, entrambi probabili titolari di conti protetti, abbiano stipulato in segreto anche un altro ben più sostanzioso accordo, davanti a un avvocato americano. Secondo un legale (che vuol restare anonimo), l’eredità della contessa ammonterebbe a 150-200 miliardi (secondo il notaio svizzero Adolf Hoerler, il patrimonio lasciato dal conte Agusta sarebbe di 536 milioni di dollari, oltre mille miliardi di lire). In ogni caso, la morte della Vacca ha fatto risparmiare a Rocky una ventina di miliardi.