Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  febbraio 17 Sabato calendario

In Italia i serial killer sono più presenti al Nord che al Sud, nelle regione ricche più che in quelle povere

In Italia i serial killer sono più presenti al Nord che al Sud, nelle regione ricche più che in quelle povere. Francesco Bruno, docente di psicopatologia forense dell’università ”La Sapienza” di Roma: «In genere è un soggetto tra i 20 e i 45 anni, di sesso maschile, con una corporatura agile, più forte della media e capace di una concentrazione prolungata». Solo in alcuni rarissimi casi hanno agito in gruppo. Pasquale De Pasquali, psichiatra, autore del libro Serial Killer in Italia: «Noi, che abbiamo studiato questi casi da vicino, chiamiamo necromania il principale denominatore comune nella psicologia dei serial killer. Si tratta della perversione dell’istinto di repulsione verso i cadaveri». In altre parole, i serial-killer riescono a concretizzare la loro forma di relazione e controllo con le persone, solo quando le hanno trasformate in vittime e in cadaveri.