Maurizio Pollini, Il Sole 24 Ore 3/6/2001, 3 giugno 2001
«Chopin era sempre insoddisfatto, maniacalmente severo. quasi scontato ribadire oggi che non è mai esistito il musicista femmineo e sdolcinato, tramandato da tanta letteratura oleografica, della quale già Rubinstein aveva fatto ampiamente piazza pulita [
«Chopin era sempre insoddisfatto, maniacalmente severo. quasi scontato ribadire oggi che non è mai esistito il musicista femmineo e sdolcinato, tramandato da tanta letteratura oleografica, della quale già Rubinstein aveva fatto ampiamente piazza pulita [...]. Noi sappiamo, dai racconti dei suoi contemporanei, che il suono di Chopin era molto esile. La sua figura del resto, era estremamente magra; pesava meno del figlio adolescente della Sand. Ma, nello stesso tempo, nella sua musica troviamo molto spesso la richiesta di ”fortissimo” con tre ”effe”, mentre non così frequenti sono i ”pianissimo”» (Maurizio Pollini, pianista)