Salute di Sorrisi e canzoni, n. 29 settembre 2001 pag 8, 29 settembre 2001
Secondo l’Istat, l’età media in cui le donne restano incinte è 30 anni. Da una parte è il periodo ideale perché in genere si è già trovato un lavoro (e quindi uno stipendio fisso) e la carriera ha cominciato a dare almeno una parte delle soddisfazioni che cercavate
Secondo l’Istat, l’età media in cui le donne restano incinte è 30 anni. Da una parte è il periodo ideale perché in genere si è già trovato un lavoro (e quindi uno stipendio fisso) e la carriera ha cominciato a dare almeno una parte delle soddisfazioni che cercavate. Dall’altra parte però, è più difficile concepire un bambino: infatti dai 30 ai 35 anni la fertilità femminile scende del 20%. La situazione, poi, si complica per chi decide di aspettare ancora qualche anno: dai 35 ai 39 cala ancora fino al 30-50%, riducendosi addirittura del 90% tra i 40 e i 45 anni. « vero, la sterilità è in aumento», conferma il professor Carlo Flamigni, che dirige la prima clinica ostetrica ginecologica dell’università di Bologna ed è presidente della Società italiana di sterilità e fertilità (Sifes) e Medicina della riproduzione (Mr). «Fare figli più tardi è di per sé un problema, perché purtroppo la fertilità femminile dipende molto dall’età: biologicamente la donna è all’apice della fecondità tra i 18 e i 24 anni. Le possibilità di concepire restano alte fino ai 32, poi, dopo i 36 anni cominciano a diminuire. Non a caso l’età media delle donne che viene da noi in ospedale a Bologna a fare fecondazione assistita è di 38 anni e mezzo».