Luciano De Crescenzo, "Le donne sono diverse", Mondadori, 6 settembre 2001
Medea, figlia del re Eete, aiutò Giasone a recuperare il vello d’oro. Poi uccise il fratello Absirto, lo fece a pezzi e lo gettò in mare: voleva fuggire con l’amante e infatti suo padre Eeta, che stava piangente a raccogliere i pezzi del figliolo sbranato, non s’accorse di niente
Medea, figlia del re Eete, aiutò Giasone a recuperare il vello d’oro. Poi uccise il fratello Absirto, lo fece a pezzi e lo gettò in mare: voleva fuggire con l’amante e infatti suo padre Eeta, che stava piangente a raccogliere i pezzi del figliolo sbranato, non s’accorse di niente. Più avanti Giasone ebbe da Medea due figli, infine la lasciò per sposare la figlia del re di Corinto, Creusa. Medea, per vendicarsi, uccise Creusa e i due figli che lei stessa aveva dato a Giasone.