Anna Maria Sersale su Il Messaggero del 7/9/2001a pagina 9, 7 settembre 2001
Lo stato degli edifici scolastici italiani risulta essere molto precario, come evidenzia il rapporto annuale della Uil-scuola
Lo stato degli edifici scolastici italiani risulta essere molto precario, come evidenzia il rapporto annuale della Uil-scuola. Istituti superiori: un edificio su 5 ha problemi di carattere edilizio, più del 22% ha tetti che sono un colabrodo con problemi di infiltrazioni e umidità, il 22% ha impianti elettrici fatiscenti, fognature non a norma e pavimenti disastrati.Elementari e medie: rispettivamente, il 14,4% e il 18% hanno tetti che non reggono alle piogge. Sull’edilizia scolastica l’Italia è spaccata in due: meglio al Nord, peggio al Sud. A Sondrio spetta la palma dell’efficienza e della sicurezza, a Reggio Calabria quella della precarietà e della fatiscenza. Nei 41mila edifici scolastici d’Italia, tra sedi centrali, sedi distaccate, succursali e complessi vari, lavorano 7 milioni di studenti, 900mila dipendenti dello Stato ( tra docenti, dirigenti scolastici e personale amministrativo), cui si aggiunge un numero imprecisato di lavoratori addetti ai servizi, mense e pulizie.