Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Nel 1986, è nata in Italia la Fitds ( Federazione italiana tiro dinamico sportivo) il cui motto è "diligentia, vis, celeritas" ( " precisione, potenza, rapidità"). Uno dei campi di gara si trova a Uboldo (Varese): una vecchia cava trasformata in terreno di tiro, con pareti in cartongesso, la carcassa di un’auto e un finto distributore di benzina.I tiratori si esercitano così: fingono di essere aggrediti, estraggono al volo la pistola lanciando in aria la ventiquattr’ore e cominciano a sparare, cercando di colpire tutti i bersagli nel minor tempo possibile. Le armi utilizzate sono tutte di grosso calibro (dal 40 in su), alcune con il mirino laser, inseribile anche nel calcio della pistola, «invisibile, leggerissimo e non fa sbagliare un colpo». A Uboldo ci si esercita soprattuto nella tecnica del tiro dinamico, importata dagli States, simile ad un duello alla pistola, con bersagli che appaiono e scompaiono. Affezionati praticanti sono poliziotti, guardie giurate, finanzieri, ma anche avvocati, impiegati e qualche pensionato.