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 2001  settembre 13 Giovedì calendario

«Non ho nessun pregiudizio contro D’Alema, ha fatto molte cose buone. Per esempio, l’intervento in Kosovo, dato che era nostro dovere rispettare i patti internazionali

«Non ho nessun pregiudizio contro D’Alema, ha fatto molte cose buone. Per esempio, l’intervento in Kosovo, dato che era nostro dovere rispettare i patti internazionali. Gli sono anche riconoscente perché aveva voluto far da moderatore, a una festa dell’Unità, fra me e Montalbán, dandomi l’occasione di conoscerlo. Ma in politica basta un errore per rovinare tutto. L’errore di D’Alema si chiama Bicamerale. Ha fatto rinascere Berlusconi che era a terra, ha ridato spazio a Fini e in conclusione ci ha portati a perdere le elezioni. Più che sufficiente per dire: ”Adesso fatti da parte”. I dalemiani non hanno apprezzato il vostro appello. Fassino lo ha definito sconcertante.  un termine civile. Una volta mia moglie fece una manovra sbagliata e un automobilista le gridò: ”Somara!” La costrinsi a rincorrerlo, per dirgli la mia stima di fronte all’uso del vocabolo [...]. Anche lei si considera un comunista ”arraggiato”, cioè arrabbiato, come il suo commissario? Ma no, Montalbano è solo un uomo onesto, leale, che reagisce di fronte alle ingiustizie. Il comunismo non c’è più, non si può restare attaccati a un’idea quando è stata sconfitta. Ormai è rimasto solo Berlusconi a parlare di comunismo. Purtroppo funziona. Nel suo ultimo romanzo lei racconta una truffa ai danni degli abitanti del solito paese di Vigàta, abbagliati da un personaggio che promette ricchezze fasulle. Un’allusione? Le mie storie non sono mai estranee alla politica. Montalbano ha attraversato la storia italiana di questi anni, a partire dal primo romanzo, La forma dell’acqua, dove c’era la lotta fra le varie fazioni della Dc. Adesso è arrivato all’epoca di Berlusconi» (Andrea Camilleri)