10 settembre 2001
Ciaramella Stefano, di anni 16. Figlio del proprietario di una concessionaria e di un distributore di benzina a Casoria, Napoli, iscritto con risultati non eccelsi all’istituto di Ingegneria, tuttavia generoso e leale, fino all’anno scorso giocava da mediano alla scuola di calcio della zona
Ciaramella Stefano, di anni 16. Figlio del proprietario di una concessionaria e di un distributore di benzina a Casoria, Napoli, iscritto con risultati non eccelsi all’istituto di Ingegneria, tuttavia generoso e leale, fino all’anno scorso giocava da mediano alla scuola di calcio della zona. Passò la serata di domenica 2 insieme agli amici e a Diana, di anni 15, conosciuta sei mesi fa a una festa e subito divenuta sua fidanzata. Intorno alle 23 e 15, prima di riaccompagnarla a casa in motorino, s’appartò con lei in un vicolo cieco per baciarla in santa pace. Dall’oscurità piombarono su di loro in quattro: Amadoro Pietro, di anni 20, militare di leva a Taranto, D’Arsciello Giuseppe, di anni 19, muratore, V. P. di anni 17, G. M., di anni 16, tutti residenti nel rione Salicelle di Afragola. Prima si fecero dare motorino, soldi e catenina. Poi presero la borsa di Diana, le strapparono la camicetta color cachi e scapparono. Il Ciaramella li inseguì e si beccò una coltellata al cuore che gli recise l’aorta.