Antonella Basilico su Il Mattino del 10/09/01 a pagina 49., 10 settembre 2001
Nell’antico Egitto gli specchi erano rotondi e in metallo, con il manico a forma di corpo femminile o impreziosito con la testina di qualche divinità
Nell’antico Egitto gli specchi erano rotondi e in metallo, con il manico a forma di corpo femminile o impreziosito con la testina di qualche divinità. I primi in vetro comparvero in epoca cristiana, decorati sul retro della superficie. Nel Medioevo riflettevano un’immagine deformata e confusa, e solo nel Cinquecento, a Venezia, vennero perfezionati con una lastra di vetro ricoperta da stagno e mercurio. In Cina comparvero nel 600 a.C.: erano di forma rotonda, quadrata o a fior di loto. Più sofisticati di quelli egizi, greci e romani, gli specchi cinesi riflettevano l’immagine nitidamente. Per il cerimoniale nuziale erano decorati con fenici, pavoni, anatre o gazze con una corda nel becco (simbolo del legame matrimoniale). Utilizzati anche nei rituali magici, venivano posti nelle tombe dei defunti: si credeva che i demoni, alla vista della propria immagine riflessa, fuggissero spaventati.