Sergio Piscitello, "Gli inquilini del Quirinale", Bur Rizzoli 1999, 11 settembre 2001
Enrico De Nicola venne eletto capo provvisorio dello Stato il 28 giugno 1946 con 396 voti su 501. De Nicola si presentò al Quirinale solo il 2 luglio, in macchina e quasi in incognito
Enrico De Nicola venne eletto capo provvisorio dello Stato il 28 giugno 1946 con 396 voti su 501. De Nicola si presentò al Quirinale solo il 2 luglio, in macchina e quasi in incognito. Per non dare l’idea di volersi sostituire al re in esilio si rifiutò di vivere al Quirinale e scelse come sede Palazzo Giustiniani, soprannominato "La Tomba" perché non ci batte mai il sole. Qui, il primo gennaio del 1948, firmò la Costituzione e diventò Capo dello Stato a pieno titolo. Vi rimase fino al 10 maggio ’48, vigilia delle elezioni del nuovo presidente. Si racconta che i suoi collaboratori, convinti della riconferma, gli allestirono prima del voto un piccolo appartamento al Quirinale. In camera da letto un dipinto religioso fatto venire da Torre del Greco e la sua testiera preferita, in ottone.