Sergio Piscitello, "Gli inquilini del Quirinale", Bur Rizzoli 1999, 11 settembre 2001
Quando seppe da Andreotti della sua candidatura alla presidenza della Repubblica, Luigi Einaudi si mostrò preoccupato perché era basso, zoppo e camminava col bastone: nelle occasioni ufficiali non avrebbe fatto la figura del più prestante De Nicola
Quando seppe da Andreotti della sua candidatura alla presidenza della Repubblica, Luigi Einaudi si mostrò preoccupato perché era basso, zoppo e camminava col bastone: nelle occasioni ufficiali non avrebbe fatto la figura del più prestante De Nicola. La moglie, contessa Ida Pellegrini, annuiva in silenzio. Eletto al quarto scrutino con 518 voti, l’11 maggio ’48. Si trasferì nello stesso mese al Quirinale portando con sé una enorme quantità di libri e carteggi.