Sergio Piscitello, "Gli inquilini del Quirinale", Bur Rizzoli 1999, 11 settembre 2001
Gronchi dovette chiamare architetti e arredatori per "rinfrescare" arredi e suppellettili. In un paio d’anni la residenza tornò allo splendore monarchico
Gronchi dovette chiamare architetti e arredatori per "rinfrescare" arredi e suppellettili. In un paio d’anni la residenza tornò allo splendore monarchico. Vennero ripristinati gli Appartamenti Imperiali con tende e broccati, restaurati gli arazzi storici di Lilla e quando venne in visita, nel 1959, il Presidente De Gaulle si trovò perfino un letto di due metri per farlo riposare degnamente. Lui e la moglie Ivonne dormivano in camere separate. Tra il 1959 e il 1960 vennero a Roma moltissimi capi di stato, il percorso da Ciampino al Quirinale era tappezzato di bandiere del paese dell’ospite e dell’Italia, le strade venivano transennate, la folla riceveva bandierine di carta da sventolare.