Marco Fornari su The X-Files n.23 del 1997 a pagina 43., 12 settembre 2001
Nel 1939, una flotta aerea in volo sull’altopiano di Nazca, in Perù, scoprì alcune lunghe linee rette e grandi figure di animali incise sul terreno: un ragno, una lucertola (lunga 180 metri), una balena, una scimmia, numerosi volatili
Nel 1939, una flotta aerea in volo sull’altopiano di Nazca, in Perù, scoprì alcune lunghe linee rette e grandi figure di animali incise sul terreno: un ragno, una lucertola (lunga 180 metri), una balena, una scimmia, numerosi volatili. I disegni furono realizzati tra il 500 a. C. e il 500 d. C. rimuovendo un sottile strato di terreno, senza l’aiuto di animali da tiro (gli studiosi non ne hanno trovato traccia). Dal momento che è praticamente impossibile fare disegni così grandi senza seguire i lavori dall’alto, alcuni hanno ipotizzato che i Nazca utilizzassero dei palloni simili alle moderne mongolfiere (in una tomba della zona sono stati trovati pezzi di vasellame ornati con figure simili agli aerostati). Negli anni Settanta, l’astronomo Gerald Hawkins disse che le linee erano dei sentieri rituali, ogni linea gestita da una famiglia che si occupava della sua realizzazione e manutenzione. Secondo lo scrittore Erich Von Daeniken, le linee rette erano piste d’atterraggio per veicoli alieni, mentre le grandi figure furono realizzato dalla popolazione indigena in onore degli esseri scesi dal cielo.