Saverio Lodato, "Ho ucciso Giovanni Falcone", Mondadori 1999, 12 settembre 2001
Giovanni Brusca viene arrestato la prima volta nel 1982 con l’accusa di essere un piromane. Rimane in carcere per venti giorni
Giovanni Brusca viene arrestato la prima volta nel 1982 con l’accusa di essere un piromane. Rimane in carcere per venti giorni. Il secondo arresto risale al 29 settembre 1984: nel carcere di Busto Arsizio, rinuncia all’ora d’aria per prendere lezioni da un terrorista nero che ha studiato all’università e parla tre lingue. Impara a scrivere, ma solo a stampatello. La sua latitanza comincia il 31 gennaio 1992, quando la Cassazione conferma le sentenze del maxi-processo: da allora non lascia mai la Sicilia, passeggia tranquillo per le vie di Palermo, cambia casa cinque o sei volte.