Stefano Bartezzaghi, "Lezioni di enigmistica", Einaudi 2001, 12 settembre 2001
«A me sono sempre stati antipatici i dizionari dei sinonimi e dei contrari, hanno l’aria sempliciotta di chi è abituato a fare le cose a spanne: fare, eseguire, compiere, ma sì, che differenza fa? poi tremendo l’uso che la scuola ne fa (ne faceva, spero) fare: trovare le alternative per non dover ripetere la stessa parola
«A me sono sempre stati antipatici i dizionari dei sinonimi e dei contrari, hanno l’aria sempliciotta di chi è abituato a fare le cose a spanne: fare, eseguire, compiere, ma sì, che differenza fa? poi tremendo l’uso che la scuola ne fa (ne faceva, spero) fare: trovare le alternative per non dover ripetere la stessa parola. Io vado più d’accordo con Gertrude Stein (’la rosa è la rosa è la rosa è la rosa”), ma ammetto che in certi casi di parola sulla punta della lingua un dizionario dei sinonimi e dei contrari può aiutare» (Stefano Bartezzaghi).