Sul Corriere online del 08/09/01., 12 settembre 2001
La scelta del termine "happening" per indicare alcune esperienze alla fine degli anni ’50 si deve all’americano di origine russa Allan Kaprow, e compare per la prima volta nel titolo di una sua opera, "18 Happenings in 6 Parts"
La scelta del termine "happening" per indicare alcune esperienze alla fine degli anni ’50 si deve all’americano di origine russa Allan Kaprow, e compare per la prima volta nel titolo di una sua opera, "18 Happenings in 6 Parts". Benché applicato in modo generico, può esserlo correttamente solo a un evento diviso in più parti autonome o progressive. Ha una certa affinità con le rappresentazioni dadaiste del cabaret Voltaire a Zurigo o futuriste come la musica dei rumori di Luigi Russolo, entrambe degli anni ’10. Oltre a Kaprow, hanno fatto happening Claes Oldemburg, Red Grooms, Jim Dine, Robert Withman.