Pascal Dibie, "Storia della camera da letto", Rusconi, 13 settembre 2001
La città sumera comprendeva tre parti: quella propriamente detta, cinta da mura, che ospitava i templi, il palazzo, le residenze ufficiali; poi c’erano le "porte" (ogni porta corrispondeva a un quartiere), dove si riunivano i cittadini e si esercitava l’autorità del prefetto; infine c’era il suburbio (in sumero uru-bar-ra), dove c’erano le case, i recinti degli animali e gli orti
La città sumera comprendeva tre parti: quella propriamente detta, cinta da mura, che ospitava i templi, il palazzo, le residenze ufficiali; poi c’erano le "porte" (ogni porta corrispondeva a un quartiere), dove si riunivano i cittadini e si esercitava l’autorità del prefetto; infine c’era il suburbio (in sumero uru-bar-ra), dove c’erano le case, i recinti degli animali e gli orti. Ur, metropoli di un vasto impero, all’inizio del II millennio aveva 2/300mila abitanti.