Pascal Dibie, "Storia della camera da letto", Rusconi, 13 settembre 2001
A Sparta il trasferimento dalla casa della famiglia di nascita a quella "matrimoniale" somigliava a un rapimento: la ragazza veniva consegnata alla nympheutria che le tagliava i capelli a zero, le faceva indossare abiti e calzature di foggia maschile, la faceva sdraiare su un pagliericcio sola e al buio
A Sparta il trasferimento dalla casa della famiglia di nascita a quella "matrimoniale" somigliava a un rapimento: la ragazza veniva consegnata alla nympheutria che le tagliava i capelli a zero, le faceva indossare abiti e calzature di foggia maschile, la faceva sdraiare su un pagliericcio sola e al buio. Il fidanzato, dopo aver pranzato come al solito con gli amici entrava nella stanza della ragazza, le slacciava gli abiti e la portava in braccio nel proprio letto. Passati insieme pochi momenti, il ragazzo tornava a dormire con i compagni. Ad Atene si raccomandava agli uomini di sposarsi intorno ai trent’anni scegliendo una sedicenne.